Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 26 ottobre 2006 Il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ha deciso di promuovere un Programma Nazionale per contribuire alla ricostruzione del Libano e dare un ulteriore contributo alla faticosa costruzione della pace in Medio Oriente. Perché in Libano? La guerra che questa estate ha colpito il Libano e il nord di Israele ha seminato morte e distruzione aggravando i già numerosi conflitti aperti in Medio Oriente. La risoluzione dell’Onu 1701 che ha portato alla sospensione dei combattimenti deve essere accompagnata da una forte iniziativa politico-diplomatica per la soluzione dei problemi irrisolti e da un’ampia iniziativa di solidarietà e cooperazione internazionale tesa a portare soccorso alle popolazioni e a contribuire alla ricostruzione sociale ed economica del paese. Le due dimensioni dell’intervento della comunità internazionale sono indispensabili innanzitutto per contenere le tensioni che rischiano di provocare nuove esplosioni di violenza e nuove guerre. L’intervento della comunità internazionale è stato favorito dall’Italia che si è assunta l’onere di scelte coraggiose e impegnative sia sul piano militare che sul piano civile. L’impegno del governo italiano per la pace in Medio Oriente deve trovare il sostegno degli enti e delle comunità locali che, nei limiti delle proprie risorse e competenze, possono sviluppare preziose iniziative di dialogo, solidarietà e cooperazione. Perché un Programma Nazionale? La difficile situazione del Libano (e più in generale del Medio Oriente) ci deve spingere ad agire insieme unendo tutte le forze, gli organismi, le risorse che sono disponibili: dalle nostre città fino all’Onu. Non ha senso che ogni Comune, Provincia, Regione o organizzazione della società civile cerchi di agire per conto proprio. Anzi, la frantumazione degli interventi o la pretesa di fare da soli, in questo contesto, è da considerarsi quanto mai inopportuna. Al contrario, la realizzazione di un Programma Nazionale consente a tutti di fare la propria parte, anche con un piccolo intervento, lavorando insieme, dentro un quadro di riferimento chiaro e certo, con riferimenti operativi e di supporto altrettanto definiti, riducendo al minimo gli sprechi di energie e risorse. Il Programma Nazionale Italia-Libano Esso poggia su tre elementi rilevanti: 1. la decisione del Governo Italiano di investire da subito 30 milioni di euro per la ricostruzione del Libano (anno 2006) 2. la decisione del Ministero degli Affari Esteri di istituire un “Tavolo permanente di consultazione e di lavoro per la ricostruzione del Libano” aperto a tutti i soggetti interessati; 3. l’avvio, con un finanziamento italiano di 8 milioni di euro, del Programma quadro delle Nazioni Unite per il Libano denominato “ART GOLD LIBANO” (Appoggio alle Reti Territoriali per la Governance e lo Sviluppo Locale) finalizzato allo sviluppo della cooperazione decentrata tra gli enti locali italiani e quelli libanesi. I progetti concreti che verranno realizzati potranno essere cofinanziati: Le prime tre fasi del Programma Prima fase. Gli Enti Locali e le Regioni italiane dichiarano la propria adesione al Programma e la propria intenzione a realizzare degli interventi concreti in Libano. Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale ad aderire al Programma Nazionale di Cooperazione per il Libano promosso dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda
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